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Carol
mercoledì, 06 Marzo 2019 / Pubblicato il Il Diario di Carol

IO E IL CANTO: STORIA DI UN GRANDE AMORE

Ciao Amici,

in questo articolo voglio portarvi nel mio mondo e parlarvi di alcune cose che riguardano il mio mestiere: la cantante. Caspita a scriverlo un po’ mi commuovo perché mai e poi mai avrei pensato che mi sarei guadagnata il pane in questo modo.

Ripercorrendo nella mia mente il mio passato realizzo che la musica in un modo o nell’altro è sempre stata parte integrante della mia vita.

Un video del mio primo compleanno mostra quanto ero felice e soprattutto quanto mi dimenavo mentre mio zio suonava la chitarra, dai 6 anni fino agli 11, non ho mai permesso ai miei poveri genitori di guardare un film in santa pace poiché organizzavo balletti e ripetevo le battute degli attori davanti al televisore.

Ero la protagonista indiscussa delle recite scolastiche se si trattava di cantare, non perché mi proponessi ma il fatto era che le maestre non potevano fare diversamente dal momento che all’intervallo organizzavo coreografie in stile backstreet boys e spice girls insieme a quelle povere vittime delle mie compagne di classe.

                           

A 12 anni mi sono iscritta ad un corso di canto per poi lasciar perdere a favore della danza. Sentivo il ritmo, mi muovevo abbastanza bene ma da lì ad avere il potenziale di Carla Fracci c’era un abisso.

                       

Poi ci sono stati il basket ed il calcio femminile.

Questo per farvi capire il caos che ha sempre popolato la mia mente. 

Poi mi sono iscritta all’università perché sai “in questo mondo senza un titolo di studio non puoi far carriera”. E poi finisci con il renderti conto di aver buttato anni della tua vita nel nulla soprattutto con una laurea in lingue inutile come la mia.

Nonostante non stessi prendendo una direzione precisa una cosa era certa, non smettevo mai di cantare. La mattina appena sveglia, tra un pasto e l’altro, la sera davanti al pc con le basi di YouTube.

                                 

Amavo il rock, impazzivo per Slash dei Guns’n’Roses, Janis Joplin ed i Led Zeppelin e a 20 anni sono entrata a far parte della mia prima band.

Appena salivo sul palco per me la macchina del tempo andava indietro di 30 anni e mi sembrava che mi stessi esibendo al CBGB (il leggendario rock club di Manhattan) e, urlavo sguaiata amici, mamma mia se urlavo. Buttavo fuori note a caso ma mi sentivo troppo figa, mi sentivo viva. Cioè Robert Plant al femminile.

rock singer

Dopo questa esperienza, ne sono conseguite altre, tutte di basso profilo, si suonava ogni tanto nei bar, nei pub o a qualche festa di paese. Degno di nota rimane però la mia comparsata come corista nel tributo europeo a Marilyn Manson. Che figata pazzesca…si può dire?

marilyn manson tribute

La realtà è che non ho mai creduto di avere un gran potenziale, non lo credo tutt’ora, ero portata, ma non avevo nulla in più che mi potesse far distinguere dalla massa.

Perché, intendiamoci, quando senti Jessie J o Eddie Vedder, cazzo se hanno il fattore X, lo senti eccome e con quello ci sei nato. Punto.

Poi ho conosciuto Ale, musicista gia molto più affermato di me, al tempo era ancora il chitarrista della sua metal band super figa “Shake well before” e mai più mi sarei sognata di vederlo suonare “fly me to the moon” per lo più insieme a me.

“Non suoneremo mai insieme, non mi va di mischiare la relazione con la musica” dicevamo.. Come potete vedere siamo persone di parola.

Dopo un  video fortunato messo su Facebook abbiamo visto del potenziale e abbiamo creato il duo che in soli 2 anni mi sta permettendo di vivere situazioni straordinarie quanto surreali.

E’ un percorso arduo e difficile , ma sono fiera di ciò che siamo riusciti a creare, sono orgogliosa del fatto che per una volta cantante e chitarrista sono sullo stesso piano senza nessun tipo di “diva” e che uno riesce a dare all’altro in egual misura ed uno senza l’altro non apporterebbe lo stesso valore che invece siamo sicuri di avere insieme.

Ho preso poche lezioni di canto, ho imparato da sola ad ascoltarmi, a correggermi, ad essere ipercritica verso me stessa e tutt’oggi faccio fatica a risentire ciò che registro perché odio il mio timbro e nella mia mente solo gli uomini hanno una bella voce per cantare salvo ovviamente rari casi di cui sfortunatamente non faccio parte (sigh)

Il nostro mondo non è facile, si dice che basti la passione, si dice che basti l’amore per la musica e invece molto spesso ci si sente puntare il dito dalle persone della “cricca” che al contrario mio sono molto convinte di sé stesse e sputano sentenze a caso su tutto ciò che gli viene messo davanti.

Fare la cantante a tempo pieno ha i suoi pro e i suoi contro. Esibirsi per 4 ore quasi tutti giorni vi assicuro che non è facile, sia a livello fisico che mentale, lavorare costantemente sul repertorio non è facile. Intrattenere significa anche accontentare il pubblico e non sempre si può fare ciò per cui si è portati a tutti gli effetti. Una sera al tavolo c’è seduto il Re del Bahrain, il giorno dopo un gruppo di americani che ha esagerato con il gin.

Al di là di tutte le difficoltà però non smetterò mai di essere grata alla mia professione poichè, grazie ad essa, capisco ogni giorno quanto dedizione e costanza siano essenziali. Quanto il rispetto per il lavoro proprio e altrui sia fondamentale. Quanto sia importante essere capaci di ascoltare davvero chi abbiamo davanti e quali siano le sue esigenze. La musica rimane un dono che un musicista ha la necessità di regalare a chi ha di fronte e odio quando quest’ultima prende brutte pieghe solo per colpa dell’ego di qualche personaggio forse un po’ insoddisfatto di sè.

Tutto questo monologo senza fine per darvi modo di capire di più sulla mia persona e per dirvi che ogni volta che canto e ,al mio fianco ho Ale con la sua chitarra che sono quasi stufa di sentire (ehehe), non pretendo di atteggiarmi alla nuova Mariah Carey, ma vado a dormire serena, consapevole dei sacrifici, dei pianti, delle messe in discussione continue.

Potessi scegliere dove essere ora, forse opterei per il palco di San Siro mentre canto davanti a mille mila persone.

Al contrario, posso dirvi una cosa sincera rischiando di fare una sviolinata che ciao proprio?

Per quando mi riguarda, il fatto di arrivare nelle vostre case con un video da poco e ricevere indietro il vostro supporto è ossigeno, quando veniamo chiamati per una data e c’è anche solo un tavolo davanti che applaude ecco, non sono certificati o attestati da conservatorio che mi fanno gonfiare il petto,no, siete voi che con il vostro battere le mani mi regalate un sorriso e mi ripagate di tutti gli sbatti e l’impegno che ho investito per fare ciò che amo. Ricordiamoci che la musica non è una gara, una competizione ma espressione. Una magia… Un’emozione.

singer

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9 commenti to “ IO E IL CANTO: STORIA DI UN GRANDE AMORE”

  1. Vincenza dice:Rispondi
    il Marzo 6, 2019 alle 4:33 pm

    Che dire …siete GRANDI.?

    1. Carol dice:Rispondi
      il Marzo 6, 2019 alle 5:52 pm

      un abbraccio enorme cara Enza. Grazie<3

  2. morena dice:Rispondi
    il Marzo 6, 2019 alle 4:48 pm

    sei carismatica, hai un sorriso rassicurante ,hai una voce interessante moderna e precisa, continua a provare ce la puoi fare , Certo che per i talent show i giorchi sono un po chiusi con i vari promoter agenzie, ma se imboccate l’aggancio giusto vedrete che si accorgeranno di voi , specie se proponete gli inediti ,è una grossa marcia in più. Provateci, altrimenti potete cmq campare di musica nei locali , io lo ho fattto per anni, e sto continuando, con il campo wedding .

    1. Carol dice:Rispondi
      il Marzo 6, 2019 alle 5:52 pm

      Cara Morena, non riesco a fare a meno di copiare e incollare la risposta appena data al nostro amico Stefano.
      Grazie dell’amore di cui ci ricoprite ogni volta. Non lo diamo per scontato.Siamo fortunati,abbiamo attirato a noi solo persone bellissime e dotate di una rarissima sensibilità che è cosa assolutamente preziosa.

  3. Stefano dice:Rispondi
    il Marzo 6, 2019 alle 5:04 pm

    Ho letto tutto. Complimenti, a parte i tatuaggi (sono anziano e li considero deturpanti) vi trovo eccezionali. Non ho studiato musica ma canto in un buon coro di Piacenza e ho imparato a riconoscere una bella voce, intonata ed espressiva. Vi ho visti e sentiti dal vivo sul corso Vittorio Emanuele a Piacenza e ho comprato un vostro bel cd che periodicamente ascolto. Siete davvero bravi. Ho scoperto recentemente, ascoltando la radio, Jeanne Lee accompagnata al piano da Ran Blake 1963. Straordinari! Lei era un contralto e aveva delle doti musicali e interpretative steaordinarie . Grazie per la tua spontaneità, hai sollecitato la mia. Buona musica a te e Ale.

    1. Carol dice:Rispondi
      il Marzo 6, 2019 alle 5:50 pm

      Non riesco a smettere di stupirmi di tutto l’amore di cui ci ricoprite ogni volta.
      Siamo felici perchè ci rendiamo conto che con il nostro lavoro attiriamo a noi solo persone positive, sensibili, educate ed estremamente speciali.
      grazie di tutto l’affetto,non saremo mai riconoscenti abbastanza.Siamo fortunati.

  4. Roberto dice:Rispondi
    il Marzo 7, 2019 alle 2:15 pm

    Questa speciale “confessione” vi fa apparire ancora più belle persone di quanto si potesse immaginare, siete l’emblema della coppia felice, e questo si percepisce sempre, anche perché si vede che fate quello che vi piace veramente, detto tra noi, invidio un pochino il gran coraggio che avete dimostrato ad intraprendere questo stile di vita, forse non del tutto rassicurante, ma di una bellezza senza pari. Continuate così io vi seguo sempre.

    1. Carol dice:Rispondi
      il Marzo 26, 2019 alle 11:06 am

      Caro Roberto, che bellissimo messaggio! Sono parole che riempiono il cuore, non potevi farci regalo migliore. Grazie <3

  5. Aly dice:Rispondi
    il Aprile 12, 2019 alle 2:12 am

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